Ci sono cibi che sono nostri alleati naturali: frutta fresca, verdura cruda e legumi sono alimenti con proprietà anti-cancerogene. Ma alcuni di questi cibi, se combinati con acqua trattata con cloro, possono sviluppare delle sostanze cancerogene, trasformandosi nel peggior nemico per il nostro organismo. Non solo frutta e verdura, ma anche prodotti di soia, bevande come il tè e alcuni tipi di farmaci sono soggetti a queste mutazioni, formando questi pericolosi composti.
Il cloro è un potente agente ossidante, sbiancante e disinfettante: da molti anni viene usato nell’acqua potabile e nelle piscine, per sterminare gli agenti patogeni. Il cloro in realtà è presente in tutte le forme di vita, compreso l’organismo umano, che contiene anione cloruro. Anche in cucina è facile trovarlo: ogni giorno assumiamo sale, ovvero cloruro di sodio.
Gli usi medici del cloro.
Negli anni passati è stato usato per curare malattie come febbre tifoide, dissenteria e colera, sulla base dell’intuizione che queste malattie fossero causate da agenti patogeni che proliferavano nell’acqua e nei cibi: il cloro come fonte di disinfezione di microrganismi dannosi. Ma le attuali teorie sull’alimentazione, in parte, lo vedono come un nemico del nostro corpo: evitare di introdurre elementi tossici per il nostro organismo preverrebbe il problema malattie e, quindi, anche l’eventuale disinfezione con il cloro, in realtà più dannosa che utile.
Cloro e cancro.
La notizia delle potenzialità cancerogene del cloro viene da uno studio Giapponese dell’Università Shizuoka: secondo lo studio portato avanti in collaborazione con l’Istituto Nazionale della Salute e delle Scienze, le sostanze organiche naturali reagiscono quando esposte ai clorurati dell’acqua potabile, arrivando a formare dei composti cancerogeni che i ricercatori giapponesi hanno chiamato “MX”, cioè Mutageno Sconosciuto.
Il cloro è da sempre usato come disinfettante delle acque: la sua combinazione con alcuni alimenti può non solo aumentare il rischio di sviluppare tumori, ma anche provocare danni al sistema immunitario e ormonale. Il motivo sarebbe la capacità del cloro di convertire i fitoestrogeni, che assumiamo mangiando frutta e verdura, e altre sostanze biochimiche vegetali che fanno parte del nostro sistema. Un altro elemento a sfavore del cloro è la sua capacità di distruggere gli enzimi e complicare così la digestione.
Gli studi fatti sugli effetti del cloro nell’acqua sono stati fonte di conflitto nella comunità scientifica: da un lato non ci sono sufficienti ricerche a supportare queste ipotesi, dall’altro gli interessi in campo sono notevoli e alcuni ricercatori hanno puntato il dito contro il business del cloro, come principale fonte di disinformazione sulle possibili conseguenze negative che tali quantità possono comportare, soprattutto se assunte in maniera prolungata nel tempo.